Marocco/Fez : Ricercatori marocchini e stranieri esaminano soluzioni sostenibili per l'acqua nel Mediterraneo
Lunedì a Fez, ricercatori marocchini e stranieri hanno iniziato a lavorare per trovare soluzioni sostenibili alle crescenti sfide idriche aggravate dai cambiamenti climatici nel Mediterraneo. Questa mobilitazione scientifica ha preso forma durante il simposio internazionale intitolato "Variazioni climatiche, acqua e territori nel dominio climatico del Mediterraneo", che si terrà dal 28 al 29 aprile presso la Facoltà di Arti e Scienze Umane di Dhar El Mahraz.
Organizzato nell'ambito del Progetto nazionale Ibn Khaldoun, finanziato dal Centro nazionale di ricerca scientifica e tecnica (CNRST), e in collaborazione con il laboratorio Territorio, patrimonio e storia, l'evento riunisce una comunità di esperti provenienti da diverse università marocchine e straniere, in particolare tunisine e francesi. esperti provenienti da diverse università marocchine e dall'estero, in particolare dalla Tunisia e dalla Francia, uniti dall'obiettivo comune di sviluppare strategie per affrontare la crescente scarsità di acqua nella regione.
Intervenendo all'apertura dell'evento, Mohammed Moubtassim, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Dhar El Mahraz di Fez, ha sottolineato l'importanza di questo incontro internazionale alla luce delle pressanti sfide che il bacino del Mediterraneo deve affrontare.
Ha sottolineato che la regione è oggi particolarmente vulnerabile agli effetti della variabilità e dei cambiamenti climatici, che costituiscono un importante ostacolo per la disponibilità delle risorse idriche. Questa situazione è aggravata dalla crescente pressione esercitata dall'uomo e l'obiettivo è quello di studiare collettivamente questi problemi e sviluppare soluzioni innovative e sostenibili.
M. Moubtassim ha illustrato i temi principali dei dibattiti, che si sono concentrati sull'impatto delle variazioni dei modelli di precipitazioni sulle risorse idriche e sugli ecosistemi mediterranei, sulla vulnerabilità dei territori, sulle misure di adattamento e sull'impatto dei cambiamenti climatici. Le misure di adattamento e resilienza, così come la gestione equa dell'acqua e le soluzioni pratiche, le iniziative di sensibilizzazione e gli approcci innovativi per preservare gli ecosistemi acquatici.
Da parte sua, Abousalim Abdelhaq, vicepresidente del Consiglio regionale di Fès-Meknès, ha sottolineato che gli Alti orientamenti reali costituiscono la base delle politiche ambientali e idriche del Regno.
Ha sottolineato l'impegno del Marocco, in linea con le direttive di Sua Maestà il Re Mohammed VI e attraverso il Nuovo Modello di Sviluppo, per la gestione sostenibile delle risorse naturali, in particolare dell'acqua, al fine di affrontare le sfide climatiche e promuovere un'economia verde.
Abousalim ha riconosciuto che la regione di Fès-Meknès è sottoposta a una notevole pressione ambientale, caratterizzata da un crescente stress idrico, fluttuazioni delle precipitazioni e aumento delle temperature, che minacciano l'agricoltura e l'approvvigionamento idrico.
Il vicepresidente ha sottolineato il ruolo attivo della regione, che ha le proprie competenze in materia di pianificazione territoriale, sviluppo sostenibile, adattamento al cambiamento climatico e sicurezza idrica.Il vicepresidente ha sottolineato il ruolo attivo svolto dalla regione, che ha le proprie competenze in materia di pianificazione territoriale, sviluppo sostenibile, adattamento ai cambiamenti climatici e sicurezza idrica, in particolare attraverso la costruzione di piccole dighe e il sostegno all'approvvigionamento di acqua potabile nelle zone rurali.
Ha sottolineato l'importanza dei partenariati, in particolare con l'Università Sidi Mohamed Ben Abdellah di Fez, considerandola un motore essenziale per la riflessione e l'innovazione nelle politiche pubbliche.
Da parte sua, Abdelmalek Slaoui, presidente dell'Associazione marocchina di climatologia, ha evidenziato le politiche idriche perseguite dal Marocco a partire dall'indipendenza del 1956, tra cui iniziative qualidall'indipendenza nel 1956, comprese iniziative come il Piano Marocco Verde e Génération Green, sottolineando il legame inestricabile tra la sicurezza idrica e la sicurezza alimentare, sociale e politica del Paese.
In una dichiarazione rilasciata alla MAP, Mohamed Hanchane, climatologo e coordinatore del Colloquio, ha sottolineato che questa conferenza si svolge nel contesto del cambiamento climatico globale, con particolare attenzione alla regione mediterranea e all'impatto di questi cambiamenti sulle risorse idriche.
Ha spiegato che le discussioni valuteranno la capacità di adattamento a queste nuove condizioni e affronteranno le strategie per sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi.
Hanchane ha dichiarato che nel corso delle due giornate è prevista la presentazione di oltre 50 relazioni, aggiungendo che gli atti di questo incontro scientifico saranno pubblicati in due opere distinte, in arabo e in francese.
Secondo gli organizzatori, questo simposio internazionale promette di essere una piattaforma per la condivisione delle competenze e l'elaborazione di strategie concertate per affrontare le emergenze climatiche e idriche che interessano l'intero bacino del Mediterraneo.
fonte: www.mapexpress.ma/