Conferenza Belgio/Europa-Africa sulla diplomazia scientifica a Bruxelles
L'8 luglio 2025, l'AUF ha organizzato a Bruxelles la conferenza "Europe-Africa Scientific Diplomacy", che ha riunito 22 esperti, diplomatici e accademici provenienti da istituzioni europee, africane e internazionali, con 110 partecipanti di persona e oltre 400 online.
Questo evento ha avviato un'ambiziosa riflessione sulla diplomazia scientifica - inclusiva, multilingue e basata sulla fiducia, al servizio di una cooperazione equilibrata e sostenibile tra Europa e Africa. Facendo seguito all'"Incontro Europa-Africa sull'istruzione superiore, la ricerca e l'innovazione: l'impegno delle reti di competenze universitarie" (Bruxelles, settembre 2024), questa conferenza aveva tre obiettivi:
- Mettere in discussione i rapporti di forza nella definizione delle priorità scientifiche.
- Promuovere la diplomazia scientifica francofona come strumento di co-sviluppo.
- Affermare il ruolo dell'AUF nella cooperazione basata sulla condivisione delle conoscenze.
Quattro tavole rotonde hanno discusso l'evoluzione del quadro teorico e della pratica della diplomazia scientifica - in particolare nella sua dimensione francofona - e il ruolo della scienza, degli accademici e dei diplomatici nella cooperazione allo sviluppo.
Sono state identificate diverse sfide principali il multilateralismo in crisi, che sta cedendo il passo a un nazionalismo protezionista che non considera la scienza un bene pubblico comune; le disuguaglianze Nord-Sud e il mancato riconoscimento della diversità epistemologica di fronte alle posizioni dominanti della comunità internazionale; la mancanza di riconoscimento del ruolo della scienza nella cooperazione allo sviluppo. la difficoltà di coordinamento in un contesto istituzionale multi-attore; le trasformazioni della società e gli sviluppi tecnologici che accentuano i divari. In questo contesto, i ponti transnazionali tra la sfera scientifica e quella diplomatica, così come la formazione alla diplomazia scientifica, rimangono insufficienti.
Di fronte a queste sfide, la Conferenza ha evidenziato il potenziale della diplomazia scientifica francofona, che può attingere ai quadri normativi internazionali e ai programmi congiunti UA-UE per orientare le politiche e costruire le capacità. Il suo valore risiede nell'incoraggiare la coproduzione di conoscenze e il dialogo tra diplomatici e scienziati, sviluppando al contempo nuovi percorsi formativi in grado di avvicinare questi due mondi.
Le prospettive evidenziano anche l'importanza di maggiori investimenti a lungo termine nelle infrastrutture di ricerca, nella formazione e nella mobilità, sia fisica che virtuale, integrando la diplomazia scientifica nelle strategie universitarie e nelle piattaforme a lungo termine per il dialogo Europa-Africa. L'obiettivo è anche quello di promuovere la pubblicazione scientifica multilingue e di sostenere l'emergere di una nuova generazione di ricercatori formati alla negoziazione, alla cooperazione multilaterale e all'advocacy. Tre progetti AUF forniscono esempi concreti di queste dinamiche: FORMHYDS (Università della Sorbona), MOODS (Università della Costa Azzurra) ed EUTOPIA (Università CY Cergy Paris).
Al termine dell'evento, il rettore dell'AUF, Pr. Slim Khalbous, ha sottolineato la necessità di porre la scienza al centro del processo decisionale pubblico e di rafforzare le relazioni Europa-Africa su una base di reciprocità e solidarietà. L'AUF si pone quindi come attore chiave per strutturare, promuovere e mettere in rete le competenze delle università francofone al servizio del co-sviluppo.
L'Agence Universitaire de la Francophonie promuove la diplomazia scientifica attraverso il Manifesto della diplomazia scientifica francofona.
Si impegna a difendere il multilinguismo e la diversità culturale, a promuovere le università e le reti accademiche e a rafforzare la ricerca rendendola più accessibile.
Fonte: www.auf.org/